La confezione di vendita di Canon EOS R5 Mark II è molto ricca. Contiene tanti accessori utili per una mirrorless professionale, anche un caricabatteria esterno. A seguire trovate l’intero contenuto della scatola.
Corpo EOS R5 Mark II
Tappo per corpo macchina R-F-5
Cinghia ER-EOS R5 Mark II
Caricabatteria LC-E6E
Batteria LP-E6P
Coperchio batteria
Cavo CA
Cavo IFC-100U + protezione
Manuale utente
Difficile chiedere di più per l’unboxing di una fotocamera, soprattutto in un periodo in cui tutte le altre aziende stanno togliendo molti accessori dalle confezioni, anche quelli principali.
Insieme alla macchina ho provato due ottiche: RF 24-70mm f/2.8 L IS USM e RF 85mm f/1.2 L USM. Ho anche avuto modo di testare il nuovo Battery Grip CF-R20EP, progettato appositamente per R5 Mark II.
In termini di ergonomia, Canon EOS R5 Mark II è una delle migliori macchine che mi sia capitato di provare negli ultimi anni. Ha una forma comoda, con un’impugnatura molto pronunciata e tantissimi tasti e ghiere a portata di dita.
Sono così tanti che, a volte, ho avuto l’impressione fossero anche troppi. Bisogna abituarsi bene alla posizione dei pulsanti, sviluppare un po’ di memoria muscolare prima di poter usare con soddisfazione la R5 Mark II. Un discorso sempre valido per le mirrorless di ultima generazione ma ancora di più per questa.
Le dimensioni sono generose e anche il peso è abbastanza elevato. Per fortuna è ben bilanciato e non si fa sentire troppo, ma se avete mani piccole potrebbe non essere la macchina più semplice da gestire.
A prima vista, il design di R5 II è molto simile al modello di prima generazione. Dimensioni, peso e pulsanti sono quasi identici, con differenze molto marginali.
L’unica vera modifica è lo switch sulla sinistra, che sulla prima R5 serviva per l’accensione, mentre su questa serve a cambiare tra modalità foto e video. Il selettore per l’accensione è stato spostato a destra e integra anche una modalità di blocco.
Ci sono tanti controlli diretti per poter usare rapidamente le funzionalità più peculiari, e possono essere anche personalizzati nelle impostazioni.
Se c’è una cosa che non mi è piaciuta è la ghiera posteriore, quella intorno al pulsante SET, che funziona solo con rotazione e non come D-pad a 4 direzioni. Abituato a modelli di altri brand, ogni tanto ho sentito la mancanza della funzione D-pad, soprattutto per la navigazione nei menu.
Da segnalare anche che, sull parte bassa, è visibile la griglia per l’ingresso dell’aria. R5 Mark II ha infatti una piccola ventola interna, che si fa sentire in situazioni “calde”.
Sensore: CMOS stacked retroilluminato Full-Frame (36 x 24 mm) da 45 MP
Processore di immagine: DIGIC Accelerator + DIGIC X
Stabilizzazione: IBIS a 5 assi (8,5 stop)
Autofocus: Dual Pixel Intelligent AF (1.053 aree) fino a EV -6,5
Sensibilità: 100-51.200 ISO (esp. 50-102.400 ISO)
Tempi di scatto:
ott.meccanico: da 1/8.000 a 30 s
ott. elettronico: da 1/32.000 a 30 s
Raffiche:
ott.meccanico: fino a 12 fps (buffer 760 JPEG)
ott. elettronico: fino a 30 fps (buffer 200 JPEG)
Flash: non presente
Display primario: LCD TFT a colori da 3,2″ a 2,1 MP
Display secondario: LCD riflettivo (128 x 128 pixel)
Mirino: elettronico OLED da 0,5″ a 5,76 MP (ingr. 0,76x) a 120 fps
Foto:
Formati: JPEG (8 bit), HEIF (10 bit), RAW (14 bit)
Risoluzione massima: 8.192 × 5.464 pixel (in 3:2)
Video:
Formati: HEVC/H.265, MPEG-4 AVC/H.264
Compressione: All Intra, Long GOP (4:2:2 a 10 bit)
Risoluzione: fino a 8K @ 60 fps, fino a 4K @ 120 fps, 1080p @ 240 fps
Connettività:
memorie: 1 x SD-UHS II, 1 x CFexpress
porte fisiche: USB-C 3.2 Gen 2, HDMI, jack cuffie, jack microfono, terminale N3 (telecomando), PC Sync, foro a vite da 1/4″
wireless: Wi-Fi 802.11 ax (Tri Band), Bluetooth 5.3, GPS/GLONASS/Quasi-Zenith MICHIBIKI
Innesto obiettivi: Canon RF/RF-S
Batteria: LP-E6P da 2.130 mAh (6A, 7,2V)
Autonomia:
foto: 630 scatti (LCD) / 340 scatti (mirino)
video (riprese effettive 4K): 80 minuti
Dimensioni: 138,5 x 101,2 x 93,5 mm
Peso:
solo corpo: 656 g
con batteria e CFexpress: 746 g
Colori: nero
Sensore e Processore
Canon EOS R5 Mark II è dotata di un hardware di ultima generazione, completamente rinnovato e molto avanzato tecnicamente. Il sensore è un Full-Frame stacked e retroilluminato da 45 MP. Stessa risoluzione della prima R5 ma tante piccole migliorie per la qualità d’immagine e la velocità di scatto.
La struttura d’elaborazione è la nuova Accelerated Capture a doppio chip: il DIGIC X come processore d’immagine e il DIGIC Accelerator per gestire le fasi pre e post scatto, l’autofous, la trasmissione delle immagini, più gli altri processi.
Display e Mirino
I dispositivi di visione su Canon EOS R5 Mark II sono eccellenti, tra i più comodi che io abbia mai utilizzato su una fotocamera mirrorless.
Il mirino elettronico ha un pannello OLED da 0,5″ a 5,76 MP, con refresh rate a 120 fps. Sono rimasto piacevolmente colpito dalla grandezza dell’apertura del mirino, che è più grande e più profonda rispetto ad altre macchine. Il risultato è che, almeno per il mio utilizzo, risulta molto comoda.
Ovviamente la grandezza della cavità del mirino è anche necessaria per utilizzare al meglio il sistema di messa a fuoco con l’occhio, di cui parleremo nella sezione autofocus.
I display sono due. Quello principale sul retro è un LCD TFT da 3,2″ a 2,1 MP, completamente articolato e molto comodo da usare.
Quello secondario è un piccolo LCD riflettivo monocromatico, utile per controllare i parametri di scatto e altre informazioni. Un marchio di fabbrica delle Canon di fascia alta, sempre utile per i professionisti più esigenti.
Connettività
Il comparto di connessioni fisiche della Canon EOS R5 Mark II è molto ampio. Anche in questo caso, mi tocca dire che è tra i più completi che si possano trovare su una mirrorless, ed è una verità oggettiva.
Nei pannellini laterali a destra ci sono USB-C, HDMI, due jack audio e PC Sync, mentre il pannello di sinistra è tutto dedicato alle memorie, SD-UHS II e CFexpress. Nel piccolo pannellino frontale è integrato il connettore per il telecomando.
Per le connettività wireless abbiamo Wi-Fi 802.11 ax, Bluetooth 5.3 e anche il GPS. Insomma, c’è davvero di tutto, con connessioni aggiornate e velocissime.
Canon EOS R5 Mark II utilizza un nuovo tipo di batteria, modello LP-E6P. La differenza rispetto alla batteria usata sulla prima R5 e su altri modelli Canon è che questa ha una potenza di picco più alta, necessaria per alimentare la fotocamera quando registra in 8K.
Le vecchie batterie LP-E6 sono comunque compatibili e possono funzionare senza problemi sulla Mark II, con l’unica eccezione per la registrazione video 8K.
A livello generale, l’autonomia è molto buona. Durante le mie prove sono riuscito a fare oltre 700 scatti. Per la registrazione video, sono arrivato a circa 75 minuti di registrazione effettiva in 4K. I valori sono molto vicini a quelli dichiarati da Canon.
Da segnalare anche la compatibilità con il Battery Grip CF-R20EP, che ha lo spazio per due batterie, una porta Ethernet e una ventola integrata. Un accessorio molto utile per la registrazione di video lunghi, che aiuta anche ad attenuare eventuali problemi di surriscaldamento.
Sulla parte software Canon ha lavorato molto bene negli ultimi anni, aggiornando sia l’interfaccia di scatto che i menu delle impostazioni. A mio parere, è il sistema di menu di Canon è il meglio organizzato e più intuitivo in assoluto.
La possibilità di personalizzazione è molto ampia e c’è anche una buona ridondanza per i controlli: per regolare una particolare impostazione è possibile accedere al menu rapido, al menu completo, impostarla su un apposito tasto o ghiera.
Una delle novità più interessanti della R5 Mark II è che permette di ritagliare le immagini ed applicare l’upscaling direttamente nei menu interni, senza il bisogno di utilizzare software di editing su PC o smartphone.
Autofocus
Il sistema Dual Pixel Intelligent AF è uno dei fiori all’occhiello della Canon EOS R5 Mark II. Grazie ai nuovi algoritmi aiutati dall’intelligenza artificiale e dal Deep Learning, l’autofocus di Canon è il numero uno assoluto nel mondo delle mirrorless Full Frame.
La messa a fuoco automatica copre 1.053 aree e ha una buonissima sensibilità, fino a EV -6,5. L’ho testato in diverse condizionati di luce, provando soprattutto il riconoscimento e il tracciamento dei soggetti: è risultato sempre affidabilissimo, molto veloce, difficilmente perde un colpo.
Segnalo che è possibile impostarlo su tre modalità diverse:
One-shot: per soggetti immobili
Servo: per soggetti in movimento
AI Focus: modalità intermedia, che passa in automatico tra le altre due a seconda della situazione
Tra le funzionalità più particolari si possono registrare volti specifici e dare priorità al loro tracciamento rispetto ad altri soggetti. C’è poi anche la nuova modalità “Priorità azione“, ottimizzata per riconoscere in automatico le azioni tipiche di alcuni sport (per il momento basket, calcio e pallavolo).
L’elemento che mi ha impressionato di più è proprio il riconoscimento delle forme, che con la modalità AI Focus permette di agganciare alla perfezione i soggetti: sullo schermo della fotocamera compare un piccolo contorno azzurro, grande esattamente quanto il soggetto.
Sono invece rimasto un po’ perplesso dal sistema Eye control AF, che permette di puntare con l’occhio il punto dell’inquadratura da mettere a fuoco, grazie ad un sistema integrato nel mirino elettronico.
Prima di tutto va detto che funziona davvero ed è anche molto veloce. Il problema è che non è così user friendly quanto avrei voluto e, nonostante sia stato molto attento nella calibrazione (l’ho effettuata più di una volta), non ho mai raggiunto un livello di precisione davvero soddisfacente.
Sarà solo una questione d’abitudine? Magari migliorerà con i prossimi aggiornamenti firmware? Al momento non posso saperlo, ma mi limito a dire che non è questa la funzionalità per cui dovete comprare la R5 Mark II.
Stabilizzazione
Anche il sistema di stabilizzazione è ottimo sulla Canon EOS R5 Mark II, con una compensazione di ben 8,5 stop. Sono tanti, si fanno sentire, non fanno miracoli ma aiutano tantissimo.
La stabilizzazione IBIS a 5 assi funziona particolarmente bene per le foto ed è molto efficace quando si scatta con tempi lunghi. Non ho mai riscontrato problemi di micro mosso o particolari movimenti durante lo scatto.
Per i video è disponibile anche la stabilizzazione digitale, che aiuta un po’ con le riprese a mano libera. In questo caso, le modalità avanzate di Sony e Panasonic riescono ancora a fare meglio, ma anche Canon ha saputo fare passi in avanti.
La qualità d’immagine di Canon EOS R5 Mark II è molto elevata. I passi in avanti fatti rispetto alla prima generazione si vedono, nella maggior parte dei casi le foto sono migliori e la resa cromatica è strepitosa.
Grazie al sensore da 45 MP, il livello di dettaglio è ottimo, con l’ottica giusta restituisce un piacevole senso di tridimensionalità. L’unica vera criticità è la leggera perdita di gamma dinamica, probabilmente dovuta alla struttura stacked, che però ha vantaggi in termini di velocità di scatto.
Mi permetto di fare un po’ di confronti diretti: la color science di Canon è tra le migliori in assoluto, ha meno personalità rispetto a quella di Fujifilm ma è davanti a Nikon, Sony e tutti gli altri. In un certo senso è quella più versatile, perché va bene per qualsiasi genere fotografico e stile di scatto.
Sono rimasto piacevolmente colpito soprattutto dai ritratti realizzati con RF 85mm f/1.2 L USM, che si è rivelata un’ottica eccezionale per questo scopo. La resa delle diverse tonalità dell’incarnato e del colore di fiori e piante è veramente ottima.
Nelle gallerie a seguire abbiamo inserito tante immagini scattate con R5 Mark II, sia i JPEG prodotti dalla macchina che i RAW elaborati su PC tramite Adobe Lightroom. Se volete dare un’occhiata ai file a dimensioni intera e ai RAW non elaborati, per controllare tutti i dati EXIF, potete scaricarli andando a questo indirizzo.
Raffiche
Canon EOS R5 Mark II supporta lo scatto a raffica fino a 30 fps con otturatore elettronico. Un valore molto elevato, che la rende una buona macchina per la fotografia sportiva e naturalistica.
Da notare anche il supporto per il pre-scatto continuo, che salva 15 fotogrammi prima che il pulsante di scatto sia stato premuto completamente.
Come già detto in precedenza, la gestione dell’autofocus è ottima anche durante lo scatto a raffica, con un tracciamento dei soggetti eccezionale. Grazie alla modalità “Priorità azione” si possono seguire gli atleti in modo molto efficace e si riescono ad ottenere foto sempre a fuoco.
In buona sostanza, più che la velocità di scatto qui è l’autofocus che fa davvero la differenza.
Anche perché R5 Mark II ha una velocità minore sia rispetto all’ammiraglia R1 (40 fps) che ai modelli più ottimizzati della concorrenza, ad esempio Sony A9 III (120 fps). Non è pensata per essere estrema da questo punto di vista, ma per essere comunque molto versatile anche per le raffiche.
Canon EOS R5 Mark II ha una parte video molto curata, per certi versi anche più rispetto alla R1. Lo si capisce sia dalla risoluzione massima (8K) che è più alta, sia da alcune funzioni esclusive di questo modello, come la visualizzazione waveform sull’interfaccia.
Nella lista a seguire ci sono tutti i formati principali di registrazione video interna alla macchina.
8K a 60 fps
4K a 120 fps
4K a 60 fps con oversampling da 8K
Full HD a 240 fps
Le funzionalità video sono ultra professionali, con possibilità di registrazione in formato RAW, supporto ai profili Canon Log 3, Canon Log 2 e HLG, video a frame rate elevato e scatto di foto durante la ripresa video. La durata massima per una singola clip è di 6 ore.
La qualità d’immagine per i filmati è, ancora una volta, davvero ottima. Registrando a risoluzione 4K e 8K si ottengono riprese tra le migliori che abbia mai visto su una fotocamera mirrorless. La gestione del rumore ad alti ISO è impressionante, così come la resa dei colori.
Inoltre, grazie al sensore stacked, l’effetto rolling shutter è molto limitato, cosa particolarmente importante per le riprese di soggetti in movimento.
L’unica debolezza di questa macchina può essere il surriscaldamento, in particolare per la registrazione in 8K. Avendola provata in autunno inoltrato, con temperature già abbastanza basse, non ho avuto esperienza diretta di blocchi o grossi problemi legati alla temperatura, ma toccando il corpo macchina si sente che è molto caldo in alcuni punti.
Malgrado sia dotata di una piccola ventola interna, ho l’impressione che in estate o in ambienti particolarmente caldi i problemi di surriscaldamento possano facilmente emergere. In questo caso viene comodo il Battery Grip già citato in precedenza, che ha un’altra ventola integrata.
In ogni caso, per una macchina di fascia alta come questa, la parte video è promossa a piena voti. A seguire trovate un video con molte clip che ho girato durante le mie prove.
Video Sample
Canon EOS R5 Mark II è disponibile sul mercato italiano dal 20 agosto 2024 con due kit in vendita.
solo corpo: 4.929€
corpo + RF 24-105mm F4L IS USM: 6.289,99€
Il prezzo di listino è leggermente più alto rispetto al primo modello (uscito a 4.709€), ma la buona notizia è che siamo rimasti sotto alla soglia dei 5.000€. Per le tante novità di questo modello e per le caratteristiche così complete, a mio parare è una cifra adeguata.
Il fattore più convincente per l’acquisto della R5 Mark II è che una vera tuttofare. Autofocus a parte, non c’è un ambito in cui riesca a spiccare in particolare, eppure sa fare bene tutto, ha una versatilità fuori dal comune.
Per i fotografi ibridi, che devono fare sia foto che video, è uno strumento ideale. Riesce ad accontentare le esigenze professionali sia dei fotografi che dei videomaker.
Invece è meno interessante per chi ha un ambito d’elezione, che può preferire una macchina più ottimizzata per un compito nello specifico. Ad esempio, per i professionisti della fotografia sportiva ha più senso andare su modelli come Canon EOS R1, per chi cerca l’alta risoluzione esiste la Sony A7R V e così via.
Il sample per questa recensione è stato fornito da Canon, che non ha avuto un’anteprima di questo contenuto e non ha fornito alcun tipo di compenso monetario.
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Fonte: SmartWorld
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